Ho dipinto, su carta, una griglia astratta che riproduce il tessuto polmonare; per farlo ho usato il mio sangue.
Su commissione, eseguo ritratti con il sangue del committente ma sulla traccia di una medesima texture.
Quando li dipingo non penso alla pittura e alla natura; ciò che conta é lo scambio e la trasformazione del sangue in immagine.
Se guardiamo i ritratti, sembrano tutti uguali ma non lo sono perché ottenuti da materie uniche la cui esclusività non è percepibile a colpo d’occhio.