All’ingresso, una figura maschile dal portamento formale accoglie coloro che vogliono entrare. Sembra faccia parte dello staff e che si occupa “del pubblico”.
Senza rivelare la mia affinità con l’arte, senza particolare enfasi ma totalmente assorto nel ruolo che ricopro, controllo ad ognuno il Green Pass e la temperatura corporea. Interpreto la mia routine con cortesia ma senza fraternizzare con le persone. Non rivelo di essere uno tra gli autori che sono venuti a vedere ne tantomeno di essere un performer immerso nel proprio agire. Controllo, registro, e faccio passare…
Ad ogni controllo, compilo e sottoscrivo un tagliando che evidenzia identità, possesso del Green Pass e temperatura corporea. Il tagliando è un’opera sommessa che conferisco a chiunque varchi l’ingresso senza far loro sapere di tenere tra le mani uno di quei lavori che sono venuti a vedere.
Non so quanti tagliandi rimarranno nelle tasche di chi ha visitato la mostra e quanti invece andranno persi tra le cartacce. Ciò che trovo unico e imperdibile sono le presenze individuali e do un valore ad ognuna di esse.