Un negozio di ferramenta specializzato nella fornitura di accessori come pomelli, piedini e in particolare maniglie, presenti a centinaia, di ogni forma, materiale e prezzo.
Fu qui che concepii Scultura sociale e, una volta pronta, mi fu naturale pensare di mostrarla in anteprima in Ferramenta Berti. Mi piacque l’idea di confonderla tra la merce prima ancora di isolarla asetticamente in galleria.
L’opera proprio la dove ne era nata l’idea.
Proposi l’idea di una mostra e per una serie di coincidenze la mia idea fu più che benaccetta. Si decise che la veste grafica sarebbe stata quella già in uso e così alla carta intestata, buste e biglietti da visita del negozio vennero semplicemente aggiunti i contenuti del progetto. L’invito avrebbe dovuto essere spedito secondo la consuetudine dell’esercizio. Gli indirizzi dei clienti abituali e quelli dei collezionisti, curatori, galleristi, artisti e amici si unirono così in un unico elenco d’invio, pur sapendo che molti inviti sarebbero finiti direttamente nei rifiuti come che accade spesso quando riceviamo a domicilio l’ennesima proposta d’acquisto. Fu emozionante e inusuale vedere la clientela comune mescolarsi ad appassionati d’arte, artisti, curatori e collezionisti, tutti raggiunti dal medesimo invito a condividere un’esperienza.
Così è nella vita di tutti i giorni.