Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the google-analytics-for-wordpress domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /home/superficietotale/public_html/wp-includes/functions.php on line 6114
Retrospettiva - Superficie Totale
Progetto installativo, porzione.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.
Uno dei 365 autoritratti in ceramica bianca, 25 X 15 cm. circa.

Retrospettiva

Installazione


Lavoro di un anno,
28 dicembre 2000 al 26 dicembre 2001.

Ceramica bianca e ferro.

Ritratto e autoritratto evidenziano per tradizione bellezza, carattere e importanza del soggetto, “riproducono, per lo più dal vero, con i mezzi delle arti figurative o con la fotografia”, come recita il dizionario della lingua italiana. In altri casi diventano pretesti per approfondimenti linguistici.

Ciò che m’interessa é l’inesorabile e impatto concreto col reale, lo sbattere della faccia contro un muro privo d’ogni valore simbolico.

Per un anno, giorno dopo giorno, ho creato trecentosessantacinque autoritratti in ceramica e quotidianamente li lascio cadere al suolo deformandone i tratti somatici. I volti, tutti uguali e diversi l’uno dall’altro, creano un calendario astratto, rievocano un turbinio d’esperienze, di sensazioni prive di selezione e censite semplicemente nella loro completa crudezza. Suoni e rumori che avvolgono l’ambiente sono reminiscenze di un vissuto presente, la vita vista mentre accade sotto placenta.