Nessuna condizione eroica, l’opera mostra la figura dell’artista, del performer, nella sua fragilità, paranoia e anche nella banalità dell’esistenza quotidiana. Posture e gesti simili a quelli compiuti davanti allo specchio, condotti nella certezza di non essere visti.
La foto lenticolare non vuole arricchire l’immagine di attributi tecno ma è semplicemente il dispositivo che l’affranca dalla staticità fotografica.
Ogni frammento dell’opera è composto di due immagini tratte da altrettanti video girati col cellulare. Non esiste alcuna troupe e non c’è nemmeno post produzione. La sola elaborazione si riduce alla selezione e alla sovrapposizione di due immagini e al loro accoppiamento sull’asse verticale.