Lussazione volontaria dell'anca. Dott. Davide Giordano, Milano 1893. Fotocopia in b&n su cartoncino, 42 X 29,6 cm.
Lussazione volontaria dell'anca. Dott. Davide Giordano, Milano 1893. Fotocopia in b&n su cartoncino, 42 X 29,6 cm.
Lussazione volontaria dell'anca. Dott. Davide Giordano, Milano 1893. Fotocopia in b&n su cartoncino, 42 X 29,6 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". Matita su carta da pacchi, 35 X 45,5 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". China su carta da pacchi, 37,5 X 23,8 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". Matita su carta Fabriano e carta da lucido, 33 X 44 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". Matita su carta Fabriano, 40 X 27,5 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". Matita su carta Fabriano e carta da lucido, 35 X 41 cm.
Studio per "Lussazione volontaria dell'anca". Matita su carta Fabriano e carta da lucido, 35 X 41 cm.

Lussazione volontaria dell’anca

1982


Esame finale di Anatomia per artisti,
Accademia di Belle Arti di Venezia.

All’Accademia di Belle Arti di Venezia frequentavo le lezioni di anatomia e mi venivano proposti modelli di riferimento appartenenti alla tradizione figurativa. Modelli complessi densi di regole auree, di rapporti tra le parti e di armonie generali.

Disegnavo; cercavo di attenermi alle consegne didattiche ma resisteva in me l’idea che quei modelli poco avevano a che fare con la realtà. I corpi che conoscevo, che vedevo e che toccavo si rivelavano spesso asimmetrici, magari di poco, imperfetti e per nulla scultorei.

Mi hanno sempre attirato le asimmetrie e le eccezioni alla norma e così decisi che non potevo più disegnare un mondo perfettamente asettico, troppo perfetto e per questo inumano.

Fu allora che i miei modelli e i miei studi si interessarono alla lussazione dell’anca. Un modo semplice e obbediente per disattendere le consegne nella classica prassi didattica. Fu allora che dissi al mondo che il corpo perfetto non esiste.