Fotografo Andrea Rosset.

Germoglio

1997


Mattone e sangue
30 X 20 X 6,5 cm.

Otto ore con la mano nel muro, otto ore come sistema di misura, il tempo necessario a rendere l’evento meno teatrale, a mettere in crisi l’umanità del corpo e la staticità minerale di un edificio.

Il corpo subisce l’immobilità dell’edificio che si dota di un’appendice umana.

 

Dopo otto ore un germoglio spunta dal mattone a rimarcare un cambiamento in atto.

 

Il mattone proviene dalle macerie prodotte tentando di demolire e sgomberare Bivsi Zapori (Metelkova, Ljubljana) dagli occupanti.