L’uomo solo come una scultura che giace in attesa d’attenzione.
L’uomo eretto, inerte, sulle arti, serbatoio d’energia viva non liberata.
Ha nella testa la sua zona infiammabile, come un fiammifero: in assenza di contatto non brucia. L’incontro di due teste produce la scintilla che accende.
Il pensiero, l’idea, virus contagioso, passa da una testa all’altra in reazione a catena: così nasce la storia.
Nel sumo o nel kendo il combattimento può durare pochissimi istanti, una frazione di tempo risibile rispetto alla mole di allenamento che precede l’incontro.
Ho lavorato per più di un anno alla costruzione di queste forme ed ho fatto appena in tempo a vederle prima che se ne andassero.