Il corpo e la coscienza sono mutati. Noi uomini non possiamo più riconoscerci in una particolare cultura, sia essa scientifica, artistica, religiosa ecc., né identificarci in una specifica etnia, sia essa africana, asiatica, europea ecc., né esistere come singola individualità. Non possiamo più essere nemmeno specie umana. Ora siamo indissolubilmente uniti alle automobili, alle galassie, ai leopardi, ai satelliti, agli alberi,… corpo allargato, organismo universale, miscuglio di olio combustibile, sangue, gas, linfa… e questa neonatura impone inevitabilmente, a noi e alle altre entità, un comportamento di reciproca considerazione che affermi la coscienza e la volontà di relazionare in una plurientità. Questo dobbiamo pressantemente riconoscere, praticare, promuovere, così da legittimare la grande mutazione, la nuova era: un’altra primitività che nominiamo ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU).
Danilo Balestro
Pierluigi Cazzavillan
Giovanni Morbin
Vicenza, 8 maggio 1994