Conclusi gli studi, vivevo intensamente il ruolo brado dell’artista indipendente, lontano da accademie, gallerie e musei, fuori da riserve protette: cercavo opportunità per manifestarmi in modo incisivo. Poco abituato alla mondanità, consegnavo i miei lavori ai contesti ambientali più adatti (il mio studio, una collina, una piazza, ecc.) e il pubblico che solitamente seguiva la mia attività era composto per la maggior parte di amici e conoscenti. Ognuno di noi conosceva principi, idee e opinioni dell’altro ed il confronto dialettico finì per somigliare ad un monologo/soliloquio.
Ben presto realizzai che mettere a disposizione della collettività le proprie idee e il proprio lavoro senza un contesto riconosciuto, base magica manzoniana che l’arte ufficiale fornisce, equivaleva all’essere scambiato per una macchietta di paese: lo strambo che parla da solo.
Per sottrarmi a questa peculiarità, perfettamente cosciente di non essere folle né tantomeno abbandonato al destino, percorsi fino in fondo questa sensazione di parlare da solo. Progettai e realizzai un evento privo di carattere spettacolare e senza la presenza di un pubblico cosciente di esserlo, come accade in molti momenti del quotidiano.
L’azione si svolse nell’ambulatorio del medico personale dove, recatomi come regolare paziente, raccontai con estrema lucidità del mio continuo parlare da solo. Confidai al medico, completamente all’oscuro del progetto, la piena coscienza del mio tic e malgrado ciò dell’incapacità di sottrarmi ad esso. Cosicché, seguendo le normali prassi della diagnosi, mi indirizzò ad un Centro di Igiene Mentale dove per due ore fui sottoposto a visita. Mi posero numerose domande, entrarono nella mia privacy come di solito accade in questi casi. Risposi senza mentire e senza teatralizzare. Dopo la visita mi fu consigliata una cura di cui possiedo ancora la prescrizione.
Titolai l’azione “Dopo aver parlato a lungo da solo, finalmente ho deciso di ascoltarmi”, stampai e spedii una cartolina ai miei conoscenti e ad una lista di sconosciuti scelti dagli elenchi telefonici delle provincie italiane.